Fecondazione assistita: cade l’ultimo divieto

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Chi desidera un figlio ed è portatore sano di una malattia genetica potrà finalmente ricorrere alla diagnosi preimpianto degli embrioni. L’importante passo avanti è stato sancito da una sentenza della Corte Costituzionale che fa cadere il divieto dell’accesso alle tecniche di fecondazione assistita alle coppie fertili, ma portatrici sane di patologie genetiche. Continua a leggere

Fertilità: difficoltà per una coppia su cinque

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In Italia facciamo pochi figli, li facciamo più tardi (quasi 10 anni in più dagli anni ‘80), gli spermatozoi nei maschi si sono ridotti della metà e 1 coppia su 5 ha difficoltà a procreare: questi sono i dati che hanno portato alla presentazione a Roma del Piano nazionale per la fertilità “Difendi la tua fertilità prepara una culla nel tuo futuro”.

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MAMMA A 42 ANNI – MAGGIOR ATTENZIONE ALLA MIA VITA PRIVATA

madre figlio

Laura 42 anni, copywriter.

“Ho sempre sognato di avere tanti figli, in modo da iniziare a costruire una grande famiglia fin da giovane. Non ho scelto io di diventare madre a 42 anni. Ma questa è la vita … Così sono diventata una giovane madre e allo stesso tempo la giovane nonna dei nipoti di mio marito.

Avevo un lavoro difficile, l’arrivo di Geremia ha cambiato le mie priorità, mi ha liberata dal controllo che la mia professione ha da sempre esercitato su di me, e mi ha portata a prestare maggiore attenzione alla mia vita privata. Questo tipo di riequilibrio è certamente la base su cui costruire la quotidianità di tutte le madri a qualsiasi età, ma non sono riuscita a raggiungerlo in giovane età; non so cosa avrei fatto se fossi stata più giovane, ma la vita con gli anni mi ha dato maggiore chiarezza ed ho fatto la mia scelta: ho lasciato il mio posto fisso e sono diventata una professionista freelance.

Anche se responsabile di questa mia scelta, Geremia non è cresciuto come un Re-Bambino; è anche un po’ meno viziato dei suoi coetanei. Geremia è cresciuto in modo diverso, noi abbiamo preferito offrirgli dei viaggi e nuove esperienze di vita piuttosto che videogiochi a bizzeffe. Abbiamo preferito andare controcorrente e far crescere il suo spirito di avventura, piuttosto che la sua dipendenza da videogiochi e tv.

L’esperienza mi ha aiutato a capire quali sono i valori che ho voglia di trasmettere a mio figlio: autonomia, etica, la capacità di pensare per sé stesso, il rispetto per gli altri. Ma la sua grande occasione, credo sia stata la nostra grande disponibilità e la nostra presenza. Suo padre è in pensione e moltiplica le uscite da dedicare allo sport e alle attività. Loro due sono sempre in movimento! Anche se è successo che gli insegnanti di Geremia lo hanno preso per il nonno di Geremia quando inizialmente andava a prenderlo all’uscita della scuola! :)

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